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| | Diari di un’estate Capitolo 1Mi sono innamorata di te. Non lo chiamerei Amore. Devo capirlo, ancora. Ma ogni canzone, ogni scritta, ogni parola, ogni cosa, mi ricorda te. Non vedo l’ora di vederti. Non te lo dirò. Non posso dirtelo. Potrei sembrare pazza. Eppure è così, perché ogni volta che guardo i tuoi occhi azzurri, mi ci perdo dentro, e poi non so più come uscirne. Sei così diverso, ma resti così semplice, nonostante tutto. Non te lo dirò. Non sarebbe giusto, perché è tutto impossibile. Troppo distanti, anche se in fondo vicini, troppo vicini. Ci vorrebbe un amico. A cui dire tutto. Con la promessa che ciò che ci diremo resterà fra noi. E che tu non verrai mai a conoscenza di ciò che ci siamo detti. Vorrei vederti, parlarti, spiegarti, abbracciarti. Lasciare che l’Amore parli per noi, senza dover dare troppe spiegazioni. Soltanto guardarci negli occhi, e capire con uno sguardo che in fondo siamo simili. Eppure non è così. E’ sempre difficile innamorarsi. Ed è ancora più difficile ammetterlo, specialmente a noi stessi. Carnefici della nostra vita. Perché nella vita si può sempre scegliere. Sempre e comunque. Tranne questa volta. Non si può scegliere. Sarebbe troppo difficile, troppo stupido, troppo complicato. Anche se molti direbbero che è una cosa semplice. Vorrei avere due ali. Due ali per volare libera in questa notte di Agosto, perdendomi nell’immenso oceano chiamato cielo. E lì magari riuscirei a non pensarti. Ma mai a dimenticarti. Mi hai regalato un sogno. L’ho accettato, vissuto, e conservato nel mio “cassetto segreto”. Quei cassetti che apriamo solo quando siamo soli e nessuno ci può aiutare. Eppure fa male. Male riuscire a chiudere quel cassetto, fingendo che niente c’è stato, e nulla ci sarà. Male non aprirlo, per spolverare i ricordi più belli. Ma quando mi manchi, alzo gli occhi, e lì ricordo che siamo sotto lo stesso cielo, e che magari in quel preciso momento, anche tu sei seduto a scrivere, e alzando talvolta gli occhi, pensando a me. Ed è per questo che ho comprato quel CD. Immaginavo che in una sera come questa, mi sarei sdraiata a scrivere, persa fra questi pensieri, mentre le dolci note delle romantiche canzoni di Giorgia, scorrono lente, e allo stesso tempo veloci. Allo stesso ritmo. Al giusto ritmo. E dopo un giorno, ancora a guardare quella finestra. La finestra che ormai accompagna tutte le mie notti. In cui mi perdo nel luccichio delle stelle pensando che tutto ciò che faccio, lo sto facendo pensando a te. Ecco perché non te lo dirò. Perché sarebbe ingiusto. Per me. Per te. Per chiunque lo saprà. Quando tutto sarà passato, se lo sarà, avrò il coraggio di affrontare anche gli altri. Ma soprattutto una sfida importante nella mia vita: dirti ciò che provo veramente. Che è la cosa più complicata in assoluto. Ormai quella canzone, è diventata la colonna sonora della mia estate, che sta passando a meraviglia. Con la certezza che ti vedrò fra pochi giorni, e mi lascerò cullare dalle tue braccia. Le braccia di un semplice amico. Anche se non lo sono per me. Mi lascerò consolare quando starò male. Mi lascerò abbracciare quando avrò bisogno di un conforto. Mi lascerò fare il solletico quando avrò voglia di ridere. Mi lascerò trasportare dal tuo sorriso quando tutto sembrerà sbagliato. Mi lascerò conquistare da te. Anche se è già successo. Perché sei ciò che di più bello non esiste. Ogni tua parola, giusta o sbagliata che sia, porta sempre un sorriso quando ne ho proprio bisogno, e quando il mondo sembra avercela con me. E lì che ho capito che sono innamorata di te. Sei uno come pochi. Capace di avere l’atteggiamento giusto nel momento giusto. Perché sei dolce, speciale. Unicamente diverso dagli altri. Hai sempre voluto essere diverso. Distinguerti dagli altri. Far capire al mondo che sei diverso e che il tuo stile è unico nella sua semplicità. E che i tuoi gesti sono diversi perché sei esattamente ciò che vorresti essere. Senza aver paura di mostrarlo agli altri. Chi non sa accettarti per come sei, rispondi di essere unico nel tuo stile. Unico in ogni cosa. Ma non pensi che sei veramente unico, e non per come ti vedono gli altri. Perché in fondo hai un carattere come pochi. Beh, è proprio questa la cosa che mi piace di te. “Siamo indivisibili, siamo uguali e fragili, siamo già così lontani”. Direbbe Giorgia in “Gocce di Memoria”. La canzone che fa sognare migliaia di ragazzine che credono che il principe azzurro esista davvero. E che magari aspettano una di quelle “catene di Sant’Antonio” via messaggi, per esprimere un desiderio. O ancora una stella cometa, in una notte illuminata di Ferragosto, che vorresti durasse per sempre. E’ sempre così difficile essere innamorati. L’Amore ti rende diverso da come sei realmente. Ti fa venir voglia di ridere, essere migliore, apparire ciò che non sei. Solo perché sei innamorato, e sei felice. Hai voglia di fare cose mai fatte. Anche se non sei cosciente delle tue azioni. Ti viene voglia di correre all’impazzata. Di fare un giro andando a giocare a biliardo con gli amici. Provando per una volta a fumare. Questo perché sei felice lo stesso. Perché ami una persona e vuoi dimostrarlo agli altri. Perciò, l’Amore ti spinge a fare cose mai fatte prima, che dentro ti faranno portare una cicatrice così grande che non ti renderai mai conto degli sbagli che hai fatto. Non voglio che accada. Né a me, né a te. Né a nessun altro. Ma purtroppo il tempo ci ha tradito. Era troppo veloce. Ogni giorno che passava, era un momento in meno per stare con te. E quando poi dovevamo salutarci, non riuscivo che a dirti un semplice “ciao” nonostante avrei voluto dirti molto di più. Ma ad ogni saluto, mi convincevo che ciò che provavo era sbagliato, e che dovevo finirla di pensare a te. Ma siamo in estate. E ancora una volta mi ricapita di pensare a te. A scrivere stupidi diari che nessuno leggerà mai, e che probabilmente ti faranno ridere, non appena li rileggerai di nuovo, dopo che il tempo ti avrà fregato, e che ti sarai dimenticato di aver scritto cose del genere. Ma magari ti tornerà il sorriso, riuscendo a ricordare come stavi in quel momento, e che se scrivevi cose del genere, beh, era solo perché stavi vivendo un periodo bellissimo. Dove tutto appariva rose e fiori, perché non dovevi far altro che divertirti, e non pensare a niente. Perché era estate, ed eri innamorato. Ancora una volta a dirlo. A pensarlo. A scriverlo. A guardare fuori dalla finestra, guardare il cielo, e sorridere. Anche se non c’era nessun motivo per ridere. Ma lo facevi lo stesso perché speravi che dall’altra parte qualcuno ti stesse pensando. Non te lo dirò. Per nulla al mondo. Perché se c’è una cosa che non voglio è perderti. Perderti solo per un mio capriccio. Perché sono innamorata di te da moltissimo tempo. Più ti guardavo più mi rendevo conto che eri speciale, e che non so come avrei affrontato la mia vita senza di te. Per questo sono innamorata di te. Perché affronti le situazioni, anche le più difficili, con il sorriso sulle labbra, e con un cuore che batte all’infinito. E quel sorriso, con quel cuore che vivranno per sempre nei miei ricordi. Perché sono certa che il tuo sorriso non smetterà mai di luccicare, ed il tuo cuore non smetterà mai di battere.Mony..
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