mOLLaRe mai sognaRe sempRe, FF sui cesa 3

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°°_bAbY_I_°°
view post Posted on 11/9/2008, 20:10     +1   -1




MOLLARE MAI. SOGNARE SEMPRE




CAPITOLO 1: parto, ma ricordati di me..

ORE 03.45
Eva, dopo il bacio di Alex è rimasta immobile, fissa a guardare il suo futuro, attraversando lo sguardo di Marco, che si dirigeva verso la sua stanza. La fissava, la desiderava, la amava.
Eva pensò “ Saranno stati momenti di addio, ho fatto l’amore con lui per dirgli addio. Addio, perché da domani la mia vita cambierà. Guarderò al di fuori di ciò che provo realmente per lui. Partirò, perché la Columbia è il sogno della mia vita, non manderò tutto a rotoli..”
Così dicendo, si alzò, asciugò le lacrime, e si diresse verso la sua stanza, la stanza che per lei era stata teatro di emozioni, di paure, di follia, e di rabbia. La stanza, in cui avrebbe lasciato i momenti più belli della sua adolescenza. La stanza, dove avrebbe lasciato il suo profumo, la sua rabbia, e la sua allegria. Si addormentò, fissando fuori la finestra, guardando nel vuoto..
Dall’altra parte del corridoio, Marco si era appena sdraiato sul letto, aveva lo sguardo rivolto verso il tetto, non riusciva a credere a ciò che era successo qualche minuto fa. Accarezzava le lenzuola, che sapevano ancora di lei, che erano un impercettibile frammento di quello che è successo fra loro. Le annusava, le abbracciava, e piangeva..
“Eva, perché mi fai questo? Tutto ciò che abbiamo vissuto, non è stato niente per te? Stasera, la sera più bella, pensavo che avresti fatto l’amore con me. Ed è questo ciò che è stato. Ma evidentemente non è significato nulla. Pensavo avresti lasciato Alex.
Amore mio, non possiamo impedirci di vivere i nostri sogni. Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. Sono stato uno stronzo ad andare a Londra, a lasciarti tutta la sofferenza addosso.
Sono stato uno stronzo, ad averti rifiutata. Ed ora ho pagato le conseguenze.
Eva non so più come dirti, come dimostrarti, che TI AMO! Ed è tutto ciò che riesco a dirti, perché faccio fatica a guardarti, senza baciarti, abbracciarti, amarti.. Non riesco a guardarti fra le braccia di Alex, non riesco a stare più di un minuto senza di te. Domani partirai, e cosa resterà di noi due? Resterà un grande rimpianto!Il rimpianto che evidentemente, non ti ho saputa amare abbastanza..”
E si addormentò.

CASA CESARONI, MATTINA
ORE 8.00
Arrivò il gran giorno. Il giorno in cui Eva avrebbe detto addio all’adolescenza, e sarebbe passata dallo scatenato mondo dei ragazzi, al mondo degli adulti, ma soprattutto in un mondo in cui non esistono più le favole, bensì dubbi, incertezze, momenti tristi e sofferenti.
Era Giugno, e faceva particolarmente caldo. Eva indossava un pantaloncino corto blu, una canotta bianca con una leggera scollatura, e i capelli erano legati con una coda di cavallo, che faceva cadere dolcemente i suoi morbidi ricci, sulle spalle. Indossava un dettaglio importante, indossato in modo istintivo: il cuore. Quel famoso cuore, che aveva racchiuso le ansie, le paure, le emozioni, e tutta quella pura adrenalina che caratterizzava la loro storia d’amore.
Eva stava sistemando le ultime cose, compreso il suo caro diario.
In quel momento, dal suo confidente, cadde un post-it, forse di Marco..
“Amore, stai ancora dormendo, e ancora non mi sembra vero che stiamo insieme, che il cielo mi abbia regalato uno dei suoi angeli più belli. Adesso abbiamo chiarito tutte le nostre perplessità, ricominciando a sognare, e a vivere. Ti amo Eva, più che mai.. Marco”
Leggendolo, qualche lacrima le percosse il viso, poi reinserì il post-it nel diario. Lo chiuse frettolosamente, cercando di pensare ad altro.. ma non ci riuscì.. iniziò a ricordare tutto quel brivido che aveva vissuto quella fantastica sera..

--- FLASHBACK ---
Marco bussa alla camera di Eva, afflitto per ciò che è accaduto durante l’estate. Lei è scocciata della sua presenza, e si sforza di far finta di non vederlo.
Marco: senti Eva, per quanto vuoi continuare questa situazione?
Eva: non lo so, mi riesce molto naturale!
Marco: Eva, ti va di ricominciare? Facciamo finta di esserci visti per la prima volta
Eva: se vuoi ti posso dare il mio numero di telefono..
Marco: veramente, io pensavo ad un invito a cena fuori..
Eva annuisce accennando un sorriso, e Marco rimane a fissarla per qualche secondo. Le sorride, e si chiude la porta alle spalle.
Marco esce felice dalla stanza delle ragazze, fantastica un po’, e poi inizia ad organizzare la serata. Eva aspettava quel momento da mesi. Tutte le volte in cui decideva di dichiararsi, c’era sempre Rachele. Quella Rachele che le spezzò il cuore, e mandò in frantumi tutti i suoi sogni e le sue speranze.
Il pomeriggio passa rapidamente. Sono le 21.00 ed Eva è già seduta al ristorante.
E’ bellissima.
Indossa un vestito lungo fin sopra il ginocchio. Un vestito non troppo vistoso.
I capelli ricadono morbidi sulle spalle.
Rimane seduta al tavolo a fantasticare, mentre attende l’arrivo di Marco.
Intanto, Walter combina uno dei suoi soliti casini, e chiede a Marco di cedergli il posto, e di andare lui all’appuntamento con Eva. Seppur scocciato, Marco accetta.
Marco aveva previsto di fare una sorpresa ad Eva, portandole un pacco nel quale c’era lui stesso. Al posto suo andò Walter, ma Eva ricevette un pacco sbagliato. Un gabinetto.
Uscì furiosa dal ristorante, dirigendosi verso il Tevere, sul ponte.
Piangeva. Non poteva credere di esserci ricascata.
Ma arrivata alla macchinetta delle foto, esce un foglio piuttosto bizzarro.
Lo prende e lo osserva. Ci sono quattro foto, contenenti ognuna una scritta.
“Non piangere. Se piangi mi uccidi. Ti amo. Da sempre”
In quel momento apre la tenda, e da lì esce un ragazzo.
Il ragazzo è proprio Marco.
Marco: Eva io ti amo, da sempre.
Eva non proferisce parola, accenna un sorriso, pronunciando il suo nome. Piange. Piange di felicità, e lo stringe. Lui ricambia l’abbraccio, la guarda per un istante, e la bacia dolcemente.
--- FLASHBACK ---

Alex era già arrivato
Alex: amore, sei pronta? Su, che perdiamo l’aereo!
Eva: si.. arrivo!
Eva dà un’ultima occhiata alla sua stanza, chiude la porta ed inizia a scendere le scale.
Lì ci sono Walter, e Carlotta.
Carlotta: amore mi mancherai tantissimo. Vieni a trovarmi!
Eva: lo farò sicuramente! Anche voi mi mancherete.
Eva cerca lo sguardo di Marco, ma evidentemente non è lì.
Alex: amore, mentre saluti i tuoi amici io aspetto fuori
Eva: ok, arrivo..
Eva: scusa Walter, ma Marco?
Walter: ehm.. Marco non c’è. Però mi ha detto di darti questa
Eva: cos’è?
Walter: penso una lettera, ha detto di leggerla in aereo però
Eva: ok, lo farò. Adesso devo andare, se no rischio di perdere l’aereo.
Walter e Carlotta: appena arrivi telefona!
Eva: ok, un bacio!
Eva prende la lettera, la mette dentro lo zaino, e si dirige verso la macchina.
Durante il breve tragitto, Eva ha l’ipod attaccato alle orecchie, con la musica così forte, che non riesce a sentire cosa Alex le racconta.
Arrivano all’aereoporto.
Alex: amore, io vado a fare il check-in, anche se c’è una coda pazzesca. Se non vuoi aspettare, puoi fare un giro e poi ci vediamo qui, Ok?
Eva: va bene, vado. A dopo.
Eva ne approfitta per leggere la lettera, anche se le tremano le mani.





Cara Eva,
scrivo perché domani non sarò capace di dirti nulla, se non un semplice ciao, anche se in realtà non ci sarò. Mi fa troppo male vederti partire con Alex. Non posso più fare a meno di guardarti, di dirti quanto sei importante per me. Quando percepisco la tua presenza, mi vengono le farfalle nello stomaco, perché so che in quei momenti non sono solo.
Mi hai saputo amare, apprezzare, semplicemente per ciò che sono. Sei stata la mia musa ispiratrice. Hai saputo rendermi un uomo vero. Che non ha paura di dire alla sua donna quanto pensa che sia fantastica. Che non ha paura di camminare con lei mano nella mano davanti agli amici. Che ha solo paura di perderla. A me è successo proprio così.
Esatto, ti ho persa, ed è stato lo sbaglio più grande che avessi potuto fare.
Eva ieri sera.. è stata la dimostrazione di ciò che provo.
Io ti amo! Non riesco a dirti altro, perché direi soltanto parole inutili. Ma non sai da quanto tempo, da quando sono partito, che avrei voluto prenderti per mano, baciarti, e dirti che ti amo! E proprio adesso che l’ho capito tu sei su un aereo diretta per New York, cullata dalle braccia di Alex. E io non sono vicino a te! Ti sogno ogni momento della mia esistenza.
Ti sogno quando sei vicino a me. Ti sogno anche quando ti allontani di mezzo millimetro. Ti sogno quando ci incontriamo casualmente in corridoio. Ti sogno perché ti amo!
Eva io ti ho amato dal primo istante. Ti amo adesso. E ti amerò per sempre, che tu sia lontana o che tu sia vicina. Purtroppo di questo non sono riuscito a convincerti.
Eva ricordami, pensami. Io farò lo stesso con te.
Ti amo
Marco

Eva iniziò a piangere, a singhiozzare.. le girava la testa. Ha bisogno di andare in bagno per sciacquarsi il viso. Non vuole assolutamente che Alex la veda in questo modo.
Per tutte quelle sensazioni, istintivamente, chiude la porta del bagno, sbattendola. Si sciacqua leggermente il viso e poi esce. In quel momento la porta del bagno non si apre.
Voce: “i passeggeri dell’aereo Roma – New York sono pregati di imbarcarsi, grazie.”
Eva: “oh santo cielo! Un bagno pubblico rotto?!. E devo avviarmi verso l’entrata. Ora come faccio?. Provo a chiamare Alex..”
Continua a squillare, ma evidentemente Alex non lo sente, ma si è accorto che Eva non è lì, dove si erano dati “appuntamento”. Così inizia a cercarla.
Eva, ormai perse le speranze, si siede per terra ed inizia a piangere.
Piange non per esser rimasta chiusa in bagno. Piange perché è in quei momenti che vorrebbe sentire il calore di Marco. Il suo profumo. I suoi muscoli. Le sue braccia, pronte a stringerla e consolarla. A farla sentire protetta. Ripensa a tutto quello che quel fantastico ragazzo ha fatto per lei. Perché ci sono dei giorni in cui ti fermi a riflettere su tutto quello che hai fatto, o non hai fatto.. Ma capisci che ogni giorno che passa, sarà quel giorno che non rivivrai mai più.
Ed è questo ciò che le succede. Non riesce a pensare di aver rovinato tutto.
Quel bagno aveva portato consiglio, perché prese una decisione. Subito dopo pranzo, Alex si accorse che Eva era rimasta chiusa in quel bagno pubblico per almeno 4 ore. Si sentì terribilmente in colpa per averla lasciata sola.
Alex: “amore mio! Mi hai fatto prendere un colpo! Abbiamo perso l’aereo!”
Eva: “per fortuna l’abbiamo perso!”
Alex: “ma cosa stai dicendo?”
Eva: “sto dicendo proprio questo. Che sono felice di non essere partita perché avrei commesso lo sbaglio più grosso della mia vita.”
Alex: “Eva, questa chiusura in bagno non ti ha fatto proprio bene! Ora rilassati e riprenditi.”
Eva: “ma ti sei bevuto il cervello!? Chi sei tu per offendermi! Non hai alcun diritto chiaro?”
Alex: “chiaro. Ho capito tutto!”
Eva: “tutto cosa?”
Alex: “Eva parla chiaro. Ieri sera fra te e Marco è successo qualcosa. Giusto?”
Eva: “giustissimo. Abbiamo fatto l’amore. Ed è stata la cosa migliore che abbia mai fatto!”
Alex: “sai che ti dico Eva? Sei proprio una stronza. Tu e quello stronzo del tuo amichetto!”
Eva: “non parlare così di Marco, non ne hai diritto. Alex sono stufa! E sono stanca di trovarmi la tua insopportabile faccia sempre davanti agli occhi! Sei veramente un bambino. I tuoi sono proprio 30 anni buttati dal balcone! Alex.. addio! Io torno da Marco. Il mio amore. Che ho amato, amo ed amerò per sempre!”
Così dicendo, cercò di allontanarsi, anche se Alex la afferrò per il braccio tirandola verso di sé.
Alex: “dove credi di andare? Fai tutto come ti pare, vero? Io sono il tuo bambolotto che esegue gli ordini?”
Eva: “No caro.. tu sei un emerito cretino!”
Così si staccò da Alex uscendo dall’aereoporto e dirigendosi verso casa sua.

CASA CESARONI, POMERIGGIO - SERA

Eva era partita da circa 6 ore, ma Marco non riusciva a rassegnarsi. Lucia e Stefania erano in cucina a spettegolare un po’ su tutto. Giulio Ezio e Cesare erano in bottiglieria per risolvere una questione con Barilon. Rudi e Alice erano andati al mare con Lorenzo, Budino e Jolanda. Mimmo giocava nel tavolo del salotto con le macchinine. Marco era imbambolato davanti la tv. C’era un bel programma Tv, anche se fingeva di seguirlo, perché aveva la testa fra le nuvole.
In quel momento, qualcuno bussò alla porta.
Marco: “Mimmo, tesoro, vai tu? Sono troppo stanco per alzarmi”
Mimmo: “Ok Marco. Ma che tristezza però. Riprenditi al più presto che non è un bello spettacolo vederti così!”
Marco si girò verso il piccolo accennando un sorriso.
Mimmo aprì la porta, correndo ad abbracciare la persona che stava fuori la porta.
Marco: “Mimmo, chi è?”
Eva: “Il tuo angelo, che è venuto a chiederti perdono. A dirti che ti ama più che mai.”
Marco, riconoscendo la voce, ha paura di avere le allucinazioni
Marco: “Devo essere pazzo. Sento la sua voce ovunque..”
Poi si volta, e vede Eva. Più splendida che mai. Con gli occhi rossi e gonfi.
Marco: “Eva.. ma.. cosa ci fai qui?”
Eva: “Ripeto.. sono venuta a chiederti perdono. Ho letto la lettera…
Mimmo: “ehm.. pensandoci bene, devo fare una cosa in camera.. a dopo!”
A Marco luccicavano gli occhi di felicità, non credendo a ciò che stava osservando
Eva: “.. Marco. Scusa per tutto il dolore che ti ho fatto portare dentro al cuore. Scusa perché non ho saputo darti le risposte che tu avresti voluto. Scusa perché in questo momento non desidero altro che stare con te. Marco, scusa perché ti amo!”
Marco corre ad abbracciarla. Eva sente di nuovo quella protezione. Si baciano dolcemente.
Lui le accarezza le guance. Lei gli appoggia le mani sul petto, accarezzandogli i capelli con dolcezza. La dolcezza che solo lei gli sa dare..
Marco: “amore mio. Adesso sono tuo. E per sempre!”
Eva: “cucciolo. Tu lo eri già. Perché l’amore è anche questo. L’amore è sofferenza, è paura, è follia, è allegria, è emozione.. è adrenalina pura. Anche se l’amore ha mille sfaccettature. Dobbiamo riuscire ad accettare l’amore così com’è, perché solo vivendo potremo amare.”
Mentre si scambiano qualche altro bacio, escono Lucia e Stefania dalla cucina.
Lucia: “E-e-va? Amore! Cosa ci fai qui? Sono così contenta che tu sia tornata”
Stefania: “Ciao Eva! Sentivi nostalgia di noi?”
Eva: “anch’io sono contenta… eh già, mi mancavate troppo!.” Disse ridendo
Lucia: “Scusa Eva per la domanda, ma per rinunciare alla Columbia e a quel ben di Dio che ti offriva quel ragazzo ci deve essere un motivo. C’è qualcosa che ti trattiene a Roma, facendotela amare più dell’America?”
Eva: “non è qualcosa. E’ qualcuno..”
Eva si volta verso Marco, sorridendogli dolcemente.
Con gli occhi, Marco capisce che è il momento di avvicinarsi e dire tutta la verità.
Marco si avvicina a lei, le prende le mani, e la bacia.
Lucia e Stefania rimangono con la bocca aperta.
Lucia: “oh Santo Cielo. Pensavo che dopo aver trovato Alex saresti rimasta con lui..”
Eva: “si mamma. Lo pensavo anch’io. Ma sai.. nella vita le cose cambiano. Ma soprattutto, le persone cambiano..”
Lucia: “ti ha fatto qualche torto?”
Marco aspettava ansiosamente una risposta.
Eva: “A me no. A Marco si però. Lo ha accusato di essere un bambino. Uno stronzo. Un ragazzino che vuole portargli via la ragazza.”
Marco: “Se gli metto le mani addosso, quel verme finisce dentro i gamberetti questa volta!”
Eva: “amore ti prego. Evita.. fallo per me!”
Marco: “Eva, chiaro. Lo faccio solo per te. Solo perché ti amo.”
La bacia di nuovo dolcemente.
Lucia: “ragazzi. Voi siete grandi. Maggiorenni. Siete liberi di fare ciò che volete. Io non sono contraria al vostro fidanzamento, perché so cos’è essere innamorati alla vostra età. E’ una cosa bellissima. Credetemi. E credo che anche Giulio sarà d’accordo. Ma Eva, ora.. ti dico solo di scegliere che tipo di vita vuoi continuare a fare. La scelta che prenderai adesso, sarà la scelta più importante per la tua vita.”
Eva: “Ho già l’idea. Io e Marco andremo a vivere a Perugia. Una città che mi ha completamente rapita. Marco studierà in un Accademia musicale, o farà ciò che ritiene più giusto. Io seguirò un corso di Giornalismo. Anche se vorrei provare anche a fare qualcosa di diverso. Non vi ho mai parlato di questo mio sogno. E’ un sogno che coltivo da quando conosco Marco. Vorrei fare la scrittrice. Sento di avere talento per questo. Voglio provare. Se non mi riuscirà, beh.. continuerò con il Giornalismo. Basta che non mi chiediate di dividermi dall’uomo che amo, soffrirei troppo”
Lucia: “tesoro mio. Nessuno lo farà. Se è questa la scelta che avete deciso di fare, fate pure. Vi chiedo solo di venirci a trovare spesso. Sai com’è.. io non è che veda tanto Alice e Rudi come fratelli maggiori..”
Tutti e quattro scoppiarono in una risata. Giulio tornò a casa. Dopo aver parlato con Lucia, chiamò Marco.
Giulio: “Marco, Lucia mi ha detto. Figlio mio. Ora sei un uomo, e come uomo, hai tutta la mia approvazione”
Marco: “grazie papà! Mi stai facendo un regalo bellissimo. Papà, io amo Eva, ed Eva ama me. Tra noi c’è sintonia. Papà, non riesco a spiegarti cosa provo. Ma appena la vedo non capisco più nulla. Ho le farfalle nello stomaco..”
Giulio: “ti capisco figliolo. E’ la stessa cosa con Lucia..”
Mentre parlavano, e si scambiarono un abbraccio affettuoso, Lucia iniziò a gridare in cucina.
Lucia: “eh dai! Venite a tavola. La cena si raffredda!”
Giulio: “Marco, un’ultima cosa!.. Sono felice per te.!”
Giulio entrò in cucina. Nel salone c’erano Marco ed Eva.
Marco: “Amore, adesso è tutto sistemato. Non ci rimane altro che amarci.”
Eva: “per quello non ci sono dubbi tesoro mio”
Si scambiarono un dolce abbraccio, seguito da un bacio.
Marco: “Ti amo..”
Eva: “Anch’io ti amo..”
Lucia: “ragazzi! Le coccole a dopo cena”
Eva e Marco: “Arriviamo..”

Marco è cresciuto così in fretta. E' diventato un uomo. Capace di capire qual'è la scelta più giusta. Ha scelto Eva. Una donna che lo sa amare davvero. Senza nessun pregiudizio. Senza nessun timore. Sono giovani, e sono innamorati. Ma soprattutto sono cresciuti, e hanno voglia di vivere, senza sprecare un istante del loro Amore. Perchè l'Amore è qualcosa che di più bello non puoi desiderare. Vi auguro di essere felici ragazzi, ve lo meritate

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Baci Mony
Il personaggio grigio verrà svelato + in là.. xD ;) ^_^
 
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~Loony «
view post Posted on 11/9/2008, 21:01     +1   -1




Sorry aby ora non la leggo perchè sno sicura che mia mamma non mi lascerebbe in pace xD
Lo leggo domani che lei non c'è!
Un kissolo ^^
 
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=°:lalletta:°=
view post Posted on 11/9/2008, 21:03     +1   -1




bravissima è una storia commovente mi sn scese le lacrime *me commossa* complimenti diventerai un'ottima scrittrice un giorno!!!!
ankora complimenti

un kix lally
 
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»• TuCCia14~
view post Posted on 12/9/2008, 07:24     +1   -1




è troppo lungo..!
ho letto fino al fleshback..!
mi ha fatto venire i brividi..
anke il mio ragazzo mi ha detto delle parole simili..
quella è la scena + bella..ho pianto tutto il tmpo..!
io amo i cesaroni <3
e amo il mio boy..XD
complimenti..6 bravissima..
cmq io lo so veramente se eva parte o nooooo!
ma nn velo dicoooo!!!prrrrrrrrrrrrrrr!!!
 
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*flavietta*
view post Posted on 12/9/2008, 08:55     +1   -1




...moolto commuevente..!!sei grande teshoroo..!!!continua cosi..!
 
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~Loony «
view post Posted on 12/9/2008, 09:23     +1   -1




L'ho letta!
è davvero bellissima Mony!
Ho una vaga idea su chi può essere il personaggo grigio ^^
Continua presto!!
 
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»•alessiuccia~
view post Posted on 12/9/2008, 21:32     +1   -1




mony è stupenda! sei bravissima! è davverò molto commovente^^
 
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°°_bAbY_I_°°
view post Posted on 13/9/2008, 09:47     +1   -1




CAPITOLO 2: il weekend d’amore. Pieno di imprevisti.

CASA CESARONI, MATTINA
Mimmo: Da quando Eva non è più partita, Marco è sempre allegro. Per ciò che ho visto ieri si sono fidanzati. Quindi non capisco se adesso Eva è mia sorella, o mia cognata. E’ tutto complicato. Papà e Lucia, sembrano aver reagito bene a questa notizia. Rudi e Alice sono ancora al mare. Torneranno domani. Anche loro potrebbero essere come Marco ed Eva?
Non mi sembrano molto adatti per stare insieme. Litigano sempre, e Rudi non è come Marco, o almeno, cerca di diventarlo. Adesso è mattina. La prima mattinata estiva. Siamo tutti in cucina. Lucia ha tante carte sul tavolo, vuole organizzare una vacanza in un paese estero. Chissà dove ci porterà. Papà è nel salone, che parla con Ezio e Cesare. Marco ed Eva, invece, sono ancora di sopra. Forse staranno dormendo.
L’unica cosa che ho capito è che stanno diventando come Lucia e papà, e forse dovrebbero dormire insieme come loro. Io non sono piccolo, ma tutta questa situazione è piuttosto complicata.. E vorrei capirci qualcosa..

Intanto di sopra..

CAMERA DELLE RAGAZZE, MATTINA
Marco ed Eva sono ancora sdraiati sul letto. Marco sta dormendo, Eva non vuole svegliarlo, e rimane a fissarlo, passandogli dolcemente le mani fra i capelli. Marco, sentendo il calore della sua ragazza, accenna uno sbadiglio e apre pian piano gli occhi.
Eva: “ben svegliato amore mio!”
Marco: “buon giorno amore.. Che stavi facendo poco fa?”
Eva: “mm.. ti fissavo”
Marco: “ammiravi la mia bellezza?”
Eva: “quanto sei scemo..”
Marco alzò leggermente la schiena. Appoggiò un braccio sotto il suo collo. Poi le diede un bacio di buongiorno. Eva appoggiò le mani sul suo petto, adagiandosi sul letto.
Mentre erano coricati, Marco si alzò leggermente.
Eva: “amore che c’è?”
Marco: “amore, stavo pensando una cosa. Cosa ne dici di passare il weekend da qualche parte? Oggi è giovedì, possiamo partire domani..”
Eva: “per me non c’è problema. Ma dove possiamo andare?”
Marco le fece un sorriso malizioso.
Eva: “quando fai quel sorriso c’è da preoccuparsi!”
Marco: “amore lascia fare a me..”
Marco le prese il viso, la baciò con passione e si alzò dal letto molto velocemente, e andò nella sua stanza.
Eva: “amore, dove vai?”
Marco era già nella sua stanza. Eva non aveva in mente cosa stesse combinando, però sapeva di potersi fidare. Per i Cesaroni i patti sono patti. E lei, era una Cesaroni a tutti gli effetti.

CASA CESARONI, POMERIGGIO
Marco era stato via tutto il giorno, ed Eva era molto preoccupata. Provava a chiamarlo ogni 10 minuti, ma nessuno rispondeva al telefono. L’aveva dimenticato a casa.
Erano tutti fuori casa. Tranne Lucia e Gabriella che erano in cucina, ed Eva in giardino.
Gabriella: “E non sei nervosa per questa storia di Eva e Marco?”
Lucia: “eh dai mamma! Li abbiamo separati una volta. Ora sono abbastanza grandi e maturi per capire cosa significa provare davvero qualcosa..”
Gabriella: “ma se dovesse succedere come Londra?”
Lucia: “Marco non è un ragazzino. E’ cresciuto. Vedo come guarda Eva, ogni gesto che fa, Marco sembra un soldatino. La segue ovunque, persino in camera.”
Gabriella: “Poi però quando succede qualcosa fra loro, non parlarmi di bombe per favore! Comunque se si amano e vogliono stare insieme non glielo impediremo! E’ giusto che sia così!”
Eva era in giardino. Un po’ chiamava Marco, un po’ cercava di leggere il suo libro.
E guardava il tramonto.
Aveva in mano il suo diario, così decise di scrivere quello che era successo. L’ultima volta che aveva scritto, era stato il giorno prima della maturità.
Caro diario,
è da un po’ di giorni che non scrivo. Sin da quando ero a Milano, ti ho scelto come amico, come confidente. Per raccontarti, per scrivere i segreti più profondi. Quei segreti che non si raccontano a tutti. L’ultima volta che ho scritto, è stata la sera prima della maturità. Ero tesa, sicura delle mie capacità, ma con una forte paura di non riuscire. Invece è andata alla grande. Anche se è stata Rachele il commissario esterno. Rischiava di farmi giocare la maturità, ma per fortuna mi hanno dato il massimo dei voti. La sera della maturità, abbiamo organizzato una festa in casa, perché Giulio e Lucia hanno lasciato casa libera, per permetterci di organizzare la più grande festa di tutti i tempi. Unico problema: è arrivato Alex.
La serata è stata fantastica, soprattutto alla fine.
Sono salita di sopra, dove c’era Marco. Ha trovato, attaccata alla porta, una busta. Una busta bianca, che proveniva dall’accademia della Musica di Milano. Era nervoso, così ha chiesto a me di aprire la busta. Fra emozione, e un pizzico di paura, ho aperto la lettera. E’ stato ammesso.
Subito dopo, mi ha baciata. Io, facendo la figura della stupida, me ne sono andata. Ma, arrivata alla scala, ho riflettuto bene, e sono corsa da lui.
Abbiamo fatto l’amore, ed è stata la cosa più bella che mi potesse mai capitare. Perché Marco è il tipo di ragazzo che tutte sognano. Dolce, romantico, passionale. Sa essere diverso, ogni momento. Sa essere dolce quando è il momento. Quando capisce che non è il momento di essere dolce, si trasforma in un’altra persona. Questa è una delle cose che amo di lui.
Ma l’indomani sono partita per New York. Ho letto una sua lettera. Mi ha fatto andare nel pallone più totale, e sono pure rimasta chiusa nel bagno pubblico dell’aereoporto. Per fortuna abbiamo perso l’aereo, così ho evitato di compiere lo sbaglio più grande di tutta la mia vita. Ho lasciato Alex, e sono felice di essere tornata a Roma, dal mio ragazzo.
Marco mi fa stare bene. I suoi gesti, le sue parole, mi fanno perdere la testa.
Lo amo, lo amo sempre di più. Diario.
Stamattina mi ha proposto di passare il weekend fuori. Ma è tutto il giorno che non si vede. Se non lo conoscessi così bene mi preoccuperei, però so già che quando sta fuori tutto il giorno è perché ha mille idee per la testa. E vuole scegliere la migliore, quella più adatta.
Qualcuno sta aprendo il cancello. C’è Marco. Finalmente.
Oggi mi sono sentita persa senza di lui. Mi manca anche quando ci allontaniamo di mezzo millimetro. Mi manca perché non potrei desiderare qualcosa di meglio. Mi manca perché lo amo. Amare. Questa parola. Difficile. Complicata. E’ il pezzo mancante al puzzle delle emozioni. Ora scappo diario. Scappo, buttandomi nel mondo delle coccole. Dei baci. Ma quelli che solo Marco sa dare. Eva.

Eva chiude il diario. Si alza di scatto, e corre ad abbracciare Marco.
Corre verso di lui, si fa abbracciare, e lo bacia.
Eva: “amore, ma dove sei stato tutto il giorno? Mi hai fatto prendere un colpo!”
Marco: “amore mio. Tieni. Questo è tutto ciò che ho fatto oggi..”
Marco esce dallo zaino una busta. Una di quelle buste che ti fanno immergere nella perplessità. Ma anche nel desiderio di sapere.
Marco: “.. e troverai anche tutte le risposte alle domande di stamattina”
Eva gli sorride. Prende la busta, e la apre. In quella busta c’erano due biglietti aerei.
Uno per lei, e uno per lui.
Eva: “amore cosa significa?” Dice Eva, tremando.
Marco: “cucciola. Significa che questo weekend sarà solo per noi. Stamattina non stavo scherzando. Domani mattina partiamo. Prendiamo l’aereo diretto a Venezia.”
Eva: “amore mio.! Mi porti a Venezia!? Amore ti amo!”
Marco: “Io di più..!”
Dicendo così si scambiano un bacio. Si avvicinano alla panchina, e si siedono, continuando a baciarsi. Arriva ora di cena. I due ragazzi, annunciano alla famiglia, il loro “progetto”.
Lucia: “ma mi sembra una cosa fantastica! Che romantico che due ragazzi della vostra età vogliano passare un weekend romantico. Proprio a Venezia poi. La città del romanticismo. Anche se io avrei scelto Parigi. Tutte quelle luci, quell’atmosfera romantica..”
Giulio: “si tesoro, hanno capito!”
Giulio: “ad ogni modo, siamo contenti per voi. Però quando tornate non portateci novità. Non reggeremmo.”
Cesare: “Nipoti, come siamo felici che siate così innamorati! Mi raccomando però, non seguite l’esempio di Ezio e suo figlio!”
Ezio: “Perché che hai da dire contro di me e mio figlio?”
Walter: “Già, che hai contro di me?”
Ezio: “Già basta quella matta di mia moglie”
Cesare: “Per carità! E chi ha detto nulla!”
Marco: “papà stai tranquillo! Sarà solo per amore..”
Carlotta: “Eva, lascia stare. E’ una cosa così romantica andare fuori un weekend! Peccato che il mio tesoruccio ancora non mi ci abbia portata, vero amore?”
Walter: “Se mi dai un bacio, accetto la proposta!”
Carlotta: “Vabbè, lasciamo perdere amore, non posso pretendere chissà cosa!”
Dopo questa divertente conversazione, ridono felicemente.
I Cesaroni ed i Masetti sono riuniti a tavola. Dopo cena vanno tutti a dormire. Compresi Marco ed Eva, che dormono insieme, nella stanza delle ragazze, visto che Alice e Rudi sono al mare.


CASA CESARONI, VENERDI’ MATTINA
E’ un fresco venerdì mattina. La prima giornata di Luglio. Marco ed Eva hanno scelto il giorno perfetto per partire. Fuori fa caldo. Ci sono circa 34°, ma, per essere a Roma, la temperatura è abbastanza fresca. Eva sta ancora dormendo. Marco è appena uscito dal bagno e si dirige verso la camera delle ragazze per svegliare Eva.
Marco le sussurra dolcemente: “amore. E’ ora di alzarsi. Rischiamo di perdere l’aereo. Mica possiamo fare come hai fatto tu per New York”
Eva: “dai amore altri 10 minuti!”
Marco: “Cucciola, se non ti svegli non sai cosa ti succede..”
Eva: “sto tremando di paura!”
Eva guarda Marco maliziosamente, il quale cerca di resistere. Non ce la fa. Alla fine cede.
Marco: “amore non mi provocare. Sai cosa succede quando fai così!”
Eva si alza. Chiude la porta, e gira la chiave. Si avvicina a Marco. Lui inizia a toglierle la maglietta. Poi anche il pantaloncino. Si distendono sul letto.
Marco inizia a baciarla con passione, accarezzandole i fianchi. Lei gli mette una mano nei capelli, muovendoli con dolcezza.
Eva: “dai amore. Aspettiamo stasera..”
Marco: “eh no. Mi hai provocata tu tesoro mio”!
Alla fine, Eva lo convince ad alzarsi. Non c’era tempo, avrebbero perso l’aereo.

AEREOPORTO DI FIUMICINO
“I passeggeri del volo Roma Fiumicino – Venezia sono pregati di avviarsi al check-in”
Marco: “ecco amore. Tieni le valigie. Io vado a fare il check-in ed arrivo.”
Eva: “ok amore a dopo.”
Marco si avvia verso il check-in, mentre Eva rimane seduta su una poltrona. Rivive tutto ciò che ha vissuto due giorni prima. Quando avrebbe rischiato di perdere tutto ciò che aveva di più caro. Ammette di essere caduta nello sbaglio più grosso della sua vita. Alex non era come si era dimostrato. Era un mostro. Pensava solo a sé stesso, e per di più aveva detto quello che Eva non aveva tollerato sentirsi dire che Marco è uno stronzo.
Stava pensando, a volte guardava Marco, il quale si girava e le mandava un bacio. Lei sorrideva, e si rendeva conto di essere la ragazza più fortunata del mondo. Mentre pensava, aveva la testa fra le nuvole, e, in quel momento, trovò sotto la poltrona, un foglietto.
Uno di quei post-it. C’è scritto: Per Eva Cudicini
Apre il post-it, essendo consapevole che fosse rivolto a lei, ignorando che la scrittura fosse di un ragazzo. Un ragazzo che ben conosceva: Alex.

CONTINUA

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Il capitolo è molto lungo perciò ho deciso di spezzarlo e tenervi con un pò di suspence..
Chissà cosa c'è scritto su quel biglietto!!

Baci la vostra mOny
 
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~Loony «
view post Posted on 13/9/2008, 12:24     +1   -1




Mamma è lunghisismo **
Lo leggo dopo Baby ^^
 
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=°:lalletta:°=
view post Posted on 13/9/2008, 14:11     +1   -1




nuuuu dai...
io volevo sapere cosa c'era scritto... noooooo pls lo voglio sapere lo voglio sapere lo voglio sapere...
 
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°°_bAbY_I_°°
view post Posted on 14/9/2008, 14:15     +1   -1




ecco un piccolo continuo per nn farvi cadere in suspance..xD
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Eva, guardò la scritta "Chi la fa l'aspetti".
Solo che non riusciva a capire cosa volesse significare quella scritta. In quel momento, non le diceva nulla. Ci si vede.
Sapeva che non avrebbe più rivisto Alex, perciò iniziò a tremare, istintivamente. Sapeva che non sarebbe successo nulla, però era preoccupata lo stesso.
I suoi “sospetti” erano esatti perché da un angolino si vide spuntare Alex, ubriaco, con in mano una bottiglia di Rhum. Marco aveva appena finito di fare il check-in, e si avvicinò ad Eva, notando che era turbata.
Marco: “amore, cos’hai? Sei bianchissima in viso..”
Eva fissava ancora l’immagine di Alex, ed era rimasta immobile. Marco iniziò a preoccuparsi, e voltò lo sguardo verso Alex. Appena lo vide, andò su tutte le furie.
Marco: “non avevamo finito con te? Cosa c’è? Ora che ti ha mollato vai in giro a fare casini?”
Alex si avvicinò a Marco dandogli qualche schiaffo leggero.
Alex: “parli facile te. Ti sei preso la mia ragazza e questo mi fa incazz*** da morire”
Marco: “prima ti calmi perché sei ubriaco fradicio. E poi Eva non è di nessuno, e se è con me, vuol dire che non ti vuole, perché sei un deficiente!”
Alex: “ah si? Ora ti faccio vedere cosa succede!”
Alex inizia a spingere Marco.
Eva: “Alex smetti di toccarlo. Ti ho già detto che CI DEVI LASCIARE IN PACE”
Ma Alex non vuole sentire ragione. I due iniziano a picchiarsi, ma Alex colpisce Marco con la bottiglia di Rhum. Una bottiglia in vetro, che lo colpisce al braccio, procurandogli un taglio.
Eva: “Alex ma che sei matto? Ora finisci davvero nei casini, io chiamo la polizia.”
Dopo pochi secondi, la polizia arriva. Domanda dell’accaduto, e nel frattempo arrivano anche Giulio e Lucia.
Agente: “Lei signore, è in un mare di guai. Si rende conto che potrebbe finire in galera?”
Eva: “scusi agente, è ubriaco.!”
Lucia: “ragazzi, ma cosa è successo?”
Marco: “Lucia è semplice. Quel farabutto di Alex mi ha colpito con una bottiglia di Rhum, ed essendo ubriaco è fuori di sé!”
Giulio: “se gli metto le mani addosso..”
Lucia: “tesoro ti prego calmati. Adesso è tutto apposto credo..”
Agente: “no. I due ragazzi devono seguirci in questura”
Giulio: “ma non è possibile. I ragazzi sono innocenti, e devono anche partire per Venezia. La prego, li lasci andare. Noi siamo i genitori. Veniamo noi al posto loro”
Agente: “d’accordo. Collega, porta via quest’uomo. E’ fin troppo ubriaco.”
Marco ed Eva: “grazie mille Giulio”
Giulio: “di niente ragazzi. Adesso vi auguriamo solo di fare buon viaggio.”
Marco: “grazie papà, grazie Lucia”
Eva: “adesso andiamo. Ci vediamo lunedì.”
Giulio e Lucia restano a salutarli da lontano.
I ragazzi sono già sull’aereo, diretti alla loro meta d’amore. Sono tranquilli, perché tutto ciò che è successo pochi minuti prima, ormai è un pallido ricordo. Ora li attendeva un weekend fatto solo di relax… e d’amore..

VENEZIA, SERA
I ragazzi sono appena arrivati a Venezia. Giusto il tempo di scaricare i bagagli, e di prendere un taxi. Arrivano in albergo. Marco ha scelto uno degli alberghi più eleganti, perché quello è il loro primo viaggio d’amore. Sono appena arrivati in albergo.
Marco: “Amore, che dici di continuare il discorso di stamattina?”
La guarda maliziosamente, prendendole il mento fra le dita. La bacia dolcemente. Lei risponde al bacio appoggiando delicatamente una mano sulle spalle, e l’altra fra i capelli. Fanno combaciare i loro corpi. Come fossero due pezzi di un puzzle. Lui approfondisce il bacio. La sua mano, scende, avvicinandosi alla coscia, e poi al ginocchio. Solleva la gamba di Eva, mentre inizia a spogliarla. Mette l’altra mano sul suo fondoschiena, facendola appoggiare al letto. La ama, la desidera. Lui si stacca dalle sue labbra, e la fissa maliziosamente. Lei mette il broncio, e lo riempie di baci. Intanto lui le sfila le mutandine, la annusa per un secondo, e muove freneticamente la testa. Sorride, si abbassa su di lei, iniziando a baciarla. Lei inizia ad ansimare, fuori controllo. La guarda desideroso, manifestamente eccitato.
Lui chiude gli occhi e geme. Lei lo guarda, gli mette le mani fra i capelli e lo attira a sé, baciandolo, e spogliandolo. Dopo lunga attesa, lui entra dentro di lei, la quale lo abbraccia, e lo stringe. Lei sta ansimando ed ha gli occhi chiusi. Ha le mani sulle spalle di Marco.
Il piacere li invade. Rimane steso su di lei. Lei lo stringe con forza. Marco chiude gli occhi e la bacia, soffocando le urla di piacere di entrambi. Fanno l’amore appassionatamente.. per tutta la notte.



VENEZIA, SABATO MATTINA
Marco è già sveglio, seppur stanco dopo la notte di passione, seppur fossero le 8.30 di mattina. Eh già! Le 8.30 di una mattina in cui ti svegli, apri le finestre, e davanti a te trovi uno spettacolo fantastico: Venezia, che è considerata una delle più romantiche città italiane. Marco si alza dal letto, senza far rumore, e cercando di non svegliare Eva. Apre la valigia, e prende il suo più caro amico: il suo storico diario.

Venezia, 2 Luglio
Caro diario,
è da un po’ di anni che sei il mio compagno di avventura. Il mio salvagente quando annego nel mare delle delusioni, e nei problemi che alla prima occhiata sembrano irrisolvibili. La mia spalla su cui piangere. Anche se sei fatto di plastica e carta. Mamma ti regalò a me, per il mio dodicesimo compleanno. A quell’età, non avevo nulla da scrivere. Pensavo di sapere già tutto quello che dovevo sapere riguardo la vita. Non era così. Ero troppo preso dal mondo dei ragazzi. Quel mondo desideroso di fare un salto, e passare nella categoria adulta. Adesso diario, posso dirti che “essere grandi” non è poi tutto questo granché. Si hanno molti dubbi, molte incertezze, molte responsabilità. Ma il periodo che sto vivendo adesso, nonostante abbia detto tutto ciò sulla vita “pre-adulta”, è senza dubbio il più bello, perché solo ora, che sto con Eva, so cos’è veramente l’Amore. Amare non vuol dire stare insieme ad una persona, e quindi dire inutilmente “ti amo”, senza conoscerne il vero significato, solo per fare il fighetto che lo dice alla sua ragazza. Per dire “ti amo”, ad Eva, ho impiegato circa un anno e mezzo, eppure non me ne pento, perché solo in quel momento ho saputo cogliere il suo vero significato. Eva mi rende forte. Mi rende uomo.
Adesso siamo a Venezia, anche se Eva ancora dorme. Oggi voglio dedicarle una giornata fantastica. Le farò visitare Venezia. Scatteremo le foto, per inserirle nell’album dei ricordi come “il primo viaggio da innamorati”. Questo è stato il nostro primo viaggio insieme, perciò non ho badato a spese. Se dovessimo partire un’altra volta la porterei a Milano. Ti chiederai come mai a Milano? Perché lei a Milano conserva tutta la sua infanzia, i suoi ricordi. Quindi è un’idea geniale unire il suo passato, ed il nostro presente. Raccontare ciò che ha vissuto, e ciò che sta vivendo con me. Sembriamo due bambini. Ci piace andare in giro abbracciati. Capita che ci corichiamo sul prato. Ci amiamo. Basta dire solo questo, nient’altro.. Diario, Eva si è svegliata, la porto a colazione, dopodichè le regalo la giornata più bella che potesse passare insieme a me, e al nostro amore puro. Eva ti amo, e per sempre..
Marco


Eva: “amore. Come mai già sveglio?”
Marco: “buongiorno amore. Voglio raccontare al mio diario la nostra avventura..”
Eva: “io l’ho fatto ieri. Mentre ti aspettavo, e mentre mi mancavi..”
Marco: “non possiamo stare lontani. Lo siamo stati per troppo tempo”
Eva: “peccato che ce ne siamo accorti solo ora..”
Marco: “già.. Amore oggi ti regalo la seguente giornata: adesso andiamo a fare colazione dove vuoi tu. Poi il resto della giornata è dedicata a noi. Un po’ a visitare Venezia, un po’ per visitare musei, un po’ per il nostro amore..”
Eva: “ti amo.”
Marco: “ti amo anch’io. Per sempre!”
 
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=°:lalletta:°=
view post Posted on 16/9/2008, 13:49     +1   -1




ueueeu bellissima
 
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°°_bAbY_I_°°
view post Posted on 10/10/2008, 15:29     +1   -1




cioè.. vi rendete conto che è un mese che non vengo nel forum?? e sapete perchè?? lo sapete??

Perchè il mio m**** di pc si è bruciato (l'hardware) e ho dovuto prendere un pc provvisorio con windows 2000!!

Uff io prima avevo vista.. k kavolo.. scusate ma devo riscrivere il pezzo che avevo progettato.. ma non vi deluderò!!!

Kissotti vi adoro!! ^_^ ç__ç xD
 
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[*fatina].[sOgnatrice*]
view post Posted on 10/10/2008, 15:56     +1   -1




accidentaccio al PiiCii!!
si rompono sempre nei momenti + inopportuni u.u
 
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°°_bAbY_I_°°
view post Posted on 10/10/2008, 16:50     +1   -1




davveeee!!
Comunque non vi preokk perchè baby sta pensando a tutto.

Sto scrivendo una nuova FF. Questa sarà veramente sensazionale. Ma non vuol dire che abbandono questa!!

Ehehe.. fra lo studio e il resto spero di riuscire a fare tttt...

Spero di non deludervi ^_^ kissottoli.. xD
 
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23 replies since 11/9/2008, 20:10   196 views
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